In questo articolo vogliamo parlare brevemente di un aspetto molto importante, ma troppo spesso lasciato in disparte sia nell’allenamento sia nella quotidianità di ciascuno di noi: la postura.
Con il termine postura si indica l’atteggiamento abituale di una persona, determinato dalla contrazione di gruppi di muscoli scheletrici che si oppongono alla gravità e dal modo con il quale l’individuo comunica con l’ambiente esterno. La postura è l’adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale.
Lavoro, automobile, zaino o borsa pesante, cattive (o inesistenti) abitudini motorie, posizioni scorrette assunte e protratte per molte ore sono solo alcune delle cause che portano ad assumere posture scorrette, con la conseguente insorgenza di dolori, stanchezza e rigidità muscolari ed articolari.
Una buona postura non è solo una questione estetica: un corpo ben allineato nei suoi segmenti, oltre ad essere bello, è anche e soprattutto funzionale e funzionante. Una cattiva postura non solo condiziona nello svolgimento delle attività quotidiane, ma ha importanti conseguenze anche a livello organico: si modifica la respirazione, gli organi interni possono essere compressi da blocchi articolari e muscolari, i plessi nervosi possono subire compressioni (e questo è alla base di radicoliti, parestesie etc.), i dischi intervertebrali possono risultare in sofferenza (e da questo possono scatenarsi fenomeni quali discopatie, protrusioni, ernie)… tutte situazioni che, in un modo o nell’altro, causano dolore.
Una cattiva postura, inoltre, risulta essere poco economica dal momento che, per mantenere fissati alcuni muscoli e segmenti corporei per sfuggire al dolore, il corpo è costretto a spendere molta più energia e, conseguenza non trascurabile, questo stato comporta una condizione di stanchezza cronica.
È possibile migliorare la propria postura? Certamente si! L’ideale sarebbe affiancare al workout svolto in palestra una serie di esercizi di ginnastica posturale, di core stability, di allungamento muscolare (quest’ultimo meglio se fatto in postura decompensata o attraverso il mantenimento per alcuni minuti di autoposture).